“Oltre la crisi: riforme per il governo delle migrazioni”: un documento, ed un appello, di Fieri, Ismu e Neodemos

La novità rappresentata dalla figura della ministra Kyenge ha contribuito a rilanciare il dibattito sulla cittadinanza. L’esame delle proposte di riforma della legge del 1992 procede in Parlamento. Sul versante governativo, si segnalano alcune innovazioni puntuali in materia di cittadinanza e lavoro contenute in alcuni decreti-legge recenti (vd. art. 33 d.l. 69/2013 e art. 9 d.l. …

La governance dell’immigrazione: un quadro da ricostruire

Spunti per la lettura del volume La Governance dell’immigrazione: diritti ,politiche e competenze

di Francesca Biondi Dal Monte e Massimiliano Vrenna

Sono trascorsi quasi quindici anni dal primo intervento sistematico in materia di immigrazione realizzato dal legislatore italiano, vale a dire la legge Turco-Napolitano del 1998 […]. Un periodo di tempo che costituisce un arco temporale sufficiente per guardare con un certo distacco a come si è evoluta la risposta delle istituzioni statali e locali di fronte al fenomeno dell’immigrazione e a come sono cambiate le politiche in materia”.

Esordisce così l’introduzione del nuovo volume curato da Emanuele Rossi, Francesca Biondi dal Monte e Massimiliano Vrenna La Governance dell’immigrazione: diritti politiche e competenze, Il Mulino, 2013. Il volume vuole illuminare con un’analisi trasversale l’evoluzione della governance italiana dell’immigrazione, alla luce della normativa statale successiva al testo unico, della recente legislazione regionale, delle spinte provenienti dall’Unione Europea e del contributo della giurisprudenza, soprattutto costituzionale.

Anche dal recente dibattito in corso emerge con chiarezza la ineludibilità di un ripensamento del meccanismo di governance dell’immigrazione. Lo scritto che presentiamo intende sottolineare alcuni ambiti principali di intervento suggeriti dal volume e che possiamo così riassumere: i criteri di ripensamento del testo unico, la ridefinizione delle risorse economiche, le modifiche specifiche su ingressi, amministrazione e accesso ai diritti sociali.

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Mobilità intra-europea: la UE a un bivio

di Ferruccio Pastore*

Due interessanti studi appena pubblicati dallo European Policy Centre (EPC) di Bruxelles (Making progress towards the completion of the Single European Labour Market  e Intra-EU mobility: the ‘second building block’ of EU labour migration policy) forniscono l’occasione di tornare sul tema affrontato di recente da Ettore Recchi. Leggi tutto

Governi locali e integrazione: il nuovo dinamismo delle città statunitensi

 di Emanuela Roman Sia in Europa che in Nord America, l’immigrazione si caratterizza sin dal XIX secolo come un fenomeno urbano, sebbene non sempre e non esclusivamente legato a città di grandi dimensioni. È proprio da questa fondamentale caratteristica del fenomeno migratorio che deriva la centralità della dimensione locale ai fini di qualsiasi valutazione sull’impatto …

L’ultimo bastione

di Ettore Recchi* Le utopie a volte si realizzano, ma quando succede si finisce per darle per scontate. Questo destino ironico è toccato al risultato forse più significativo prodotto dall’integrazione europea: il diritto di spostarsi liberamente da uno stato all’altro, con le stesse prerogative dei cittadini del paese in cui si sceglie di risiedere. In …

Intra-EU mobility: the ‘second building block’ of EU labour migration policy

Since 1999, EU labour migration has remained a field in which member states have proven to be reluctant to adopt common rules, thus neglecting to develop a sound and comprehensive EU labour migration policy. This situation is not satisfactory given forthcoming demographic and economic challenges which call for a rethink of an EU-wide migration policy, addressing the issue of common admission rules in the framework of the Single European Labour Market. However, current economic difficulties and the ‘populist’ political climate hamper the ability to take this step further. As a result, EU labour migration policy is stuck between what already exists – which we can call the ‘first building block’ – and what is needed in order to overcome future challenges – which we propose to conceptualise as the ‘third building block’ – but which will not be put in motion now due to the economic and political climate. Leggi tutto