di Razi Mohebi e Soheila Mohebi
Analisi e commenti
“Il voto degli altri. Rappresentanza e scelte elettorali degli italiani all’estero”
Scheda di presentazione del volume “Il voto degli altri. Rappresentanza e scelte elettorali degli italiani all’estero”, a cura di Guido Tintori
Il libro descrive per la prima volta in dettaglio e in prospettiva storica, il profilo sociale e politico di elettori ed eletti italiani all’estero. Rende conto della evoluzione nell’organizzazione di un sistema di rappresentanza degli “italiani fuori d’Italia”, raccordando tale processo, da un lato, con le dinamiche migratorie, demografiche e politiche interne alle diverse aree di insediamento, dall’altro, con il percorso di una progressiva inclusione istituzionale dei cittadini all’estero nel contesto politico italiano, a partire dalla Costituzione del 1948.
L”esclusione dal voto degli studenti Erasmus
di Viviana Premazzi
Tra le categorie di italiani all”estero, quest”anno i media hanno dato particolarmente risalto agli studenti Erasmus1.
Gli studenti Erasmus non sono stati, infatti, inclusi tra le categorie di cittadini, identificate dalD.P.R. n. 226 del 22 dicembre 2012, che potranno votare per corrispondenza ai sensi del decreto-legge 18 dicembre 2012, n. 223, previa apposita dichiarazione (forze armate e forze di polizia, dipendenti delle amministrazioni dello stato, delle regioni, delle provincie autonome per permanenza all”estero tra 3 e 11 mesi, professori e ricercatori universitari in servizio presso istituti universitari e di ricerca all”estero per una durata complessiva di almeno 6 e non più di 12 mesi).
Il voto all”estero nelle elezioni politiche del 2013: offerta elettorale e possibili scenari
di Francesco Tarantino
L’offerta elettorale della Circoscrizione estero per le Elezioni politiche del 2013
Una delle questioni più interessanti, per chi osserva il voto degli italiani all”estero, è quella dell”offerta elettorale. Quando si dibatteva nelle aule parlamentari sull”opportunità di far votare i nostri connazionali direttamente all”estero, si ipotizzavano i possibili scenari dell”offerta elettorale fuori dal territorio nazionale. Ci si chiedeva, tra le tante cose, se le liste o i partiti che si fossero presentati nel mondo sarebbero stati gli stessi della madrepatria o, se piuttosto, l”offerta elettorale sarebbe stata diversa e più vicina agli interessi dei nostri connazionali nel mondo. L”avvento di una sorta di bipolarismo imperfetto, nonché la scelta di assegnare un numero ridotto di seggi a ogni singola ripartizione, ha posto in seguito l”attenzione soprattutto alle coalizioni, più che ai singoli partiti
Oggi, alla terza edizione del voto politico all”estero, dopo la prima esperienza del 2006 e quella del 2008, possiamo affermare che l”offerta elettorale all”estero e le dinamiche a essa connesse sono sensibilmente cambiate.
Il voto degli altri. Il difficile equilibrio tra principio di uguaglianza, partecipazione e responsabilità democratica
Chi sono gli altri italiani
La definizione di altri per indicare i cittadini residenti fuori dai confini nazionali sottolinea, in maniera provocatoria, come si sia spesso guardato agli “italiani all’estero” quasi si trattasse di un soggetto sociale, culturale e politico omogeneo e immutabile nel tempo e, proprio per questo, essenzialmente diverso dagli italiani nati e residenti nel paese. Ciò che emerge dal nostro studio è, invece, un’articolazione demografica complessa, nella quale convivono diverse cittadinanze, frutto di vecchie e nuove mobilità, e specificità nei processi di costruzione della rappresentanza. Queste differenze sono la risultante di numerosi fattori, quali le politiche migratorie italiane, l’anzianità migratoria, le sollecitazioni provenienti dal contesto politico delle società di insediamento, ma, soprattutto, le leggi sulla cittadinanza del 1912 e 1992.
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Sovraindebitamento e migrazione internazionale: il caso dei lavoratori e delle lavoratrici filippine in Italia
Pubblichiamo una sintesi dello studio International migration and over-indebtedness: the case of Filipino workers in Italy
Di Charito Basa, Violeta De Guzman and Sabrina Marchetti
IIED Urban settlement working-paper n. 36
Questo studio fa luce su un lato nascosto, eppure estremamente rilevante, della vita quotidiana dei migranti che vivono nel nostro paese, ossia le loro difficoltà nell’accesso al credito bancario e, di conseguenza, il loro essere vittime di sovraindebitamento e usura.
Comparare l’integrazione in paesi diversi – Importanti indicazioni da un nuovo studio dell’OCSE
FIERI intervista Cécile Thoreau, coordinatrice di Settling In: OECD Indicators of Immigrant Integration 2012, appena pubblicato dalla Organizzazione per la Cooperazione allo Sviluppo Economico di Parigi.
Questa pubblicazione presenta le prime comparazioni internazionali tra i paesi OCSE per quanto riguarda gli esiti degli immigrati (traduciamo così l’espressione “outcomes for immigrants”) e dei loro figli nelle principali aree di integrazione sociale ed economica. Questo lavoro è il primo di una serie che mira a fornire un termine di confronto iniziale, nella prospettiva di un monitoraggio costante degli indicatori comparabili di integrazione tra i paesi OCSE. Un primo capitolo descrittivo confronta le caratteristiche della popolazione nata all”estero e dei figli degli immigrati nei paesi OCSE.
Il diritto alla salute degli immigrati in Piemonte tra prospettive e dati di realtà
Edita dal Laboratorio dei diritti fondamentali e a cura di Irene Biglino e Anthony Olmo, la ricerca “La salute come diritto fondamentale: una ricerca sui migranti a Torino” offre una panoramica puntuale dell”accesso all”offerta sanitaria da parte degli stranieri in Piemonte.
Lo studio, partendo da un inquadramento giuridico, si confronta con le problematiche specifiche relative all”accesso al sistema sanitario e all”esercizio dei diritti sanitari da parte della popolazione immigrata, considerando la specificità della loro domanda di salute contestualizzata nel più ampio e complesso panorama del sistema sanitario integrato tra pubblico e privato sociale.
Proponiamo in questa sede una presentazione della ricerca da parte dei due autori. La ricerca è disponibile a questo indirizzo.
Il Presidente degli immigrati? Un”analisi del voto latino negli Stati Uniti
di Matteo Scali e Francesco Tarantino
Tra le diverse analisi sul recente voto americano, quella sulla composizione etnica delle preferenze e sull’influenza del voto ispanico è stata sicuramente una delle più citate e seguite. Ciò nonostante merita soffermarsi in modo specifico su alcuni aspetti della questione, in particolare sul rapporto che Obama ha saputo costruire con la parte immigrata del suo elettorato e su alcuni dati elettorali che confermano la rilevanza dell’elettorato latino.
Sei milioni di troppo? – L”immigrazione nella Spagna della crisi
Negli anni precedenti l’esplosione della crisi, la Spagna ha conosciuto flussi di immigrazione per lavoro di ampiezza e intensità senza precedenti nella storia dell’Europa contemporanea. Il modello economico che ha generato quel boom migratorio è oggi in profondissima crisi.
La ricaduta occupazionale sugli immigrati è devastante, tanto da spingere El País, in una recente inchiesta firmata dal giornalista italiano Andrea Rizzi, a sollevare un interrogativo clamoroso e inquietante: “ E adesso che facciamo, di questi sei milioni di immigrati?”. Da questa fonte, FIERI propone in traduzione italiana un denso editoriale di Joaquin Arango, uno dei massimi specialisti spagnoli di tematiche migratorie.
Per approfondire, rimandiamo allo studio di Claudia Finotelli sulle politiche spagnole nel campo dell’immigrazione per lavoro, prodotto da FIERI nell’ambito del progetto LAB-MIG-GOV.