Di Ferruccio Pastore, pubblicato sul numero 4/2011 della rivista Italianieuropei, dedicata in gran parte all’effetto domino in Nord Africa.
In questo momento fatale, in cui l’Europa è obbligata a volgersi a Sud, le migrazioni tra l’Africa e l’Europa si impongono come questione decisiva. Per affrontare l’emergenza evitando disastri occorre guardare indietro e avanti, senza fermarsi alle urgenze, vere e presunte, di questi giorni. Interrogarsi sugli scenari possibili è auspicabile e persino doveroso nella misura in cui ciò possa contribuire a ridurre il tasso di impreparazione e improvvisazione nella gestione degli arrivi. Il mondo sta vivendo un periodo di transizione tra i più convulsi e radicali da molti decenni a questa parte. I paragoni con il crollo del cosiddetto “ordine bipolare” si sprecano. Più crescono le proporzioni del domino arabo, più i paralleli risultano legittimi, se non altro sotto il profilo dell’ampiezza della sfida, per le democrazie occidentali e la governance mondiale. Questa volta, però, lo sgretolamento del vecchio ordine avviene, per così dire, “senza rete”.