Diaspore e sviluppo in un mondo arabo che cambia

IT Lo studio “Promuovere contributi positivi allo sviluppo socio-economico e alle transizioni politiche in patria” (2010) nasce da un progetto congiunto tra l’Arab Expatriates Department della Lega degli Stati Arabi (LAS) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) sulla scia dei risultati della First Arab Expatriates Conference, organizzata dal Segretariato Generale della Lega degli Stati Arabi nel dicembre 2010. La dichiarazione finale della conferenza includeva tra le sue raccomandazioni l’invito alla Lega araba a realizzare “studi approfonditi sulle condizioni sociali, culturali, economiche e politiche delle comunità di espatriati arabi nei diversi Paesi”. I diversi saggi contenuti del volume si occupano dei differenti aspetti che riguardano le complesse relazioni tra le comunità di espatriati e i loro paesi di origine in Medio Oriente e Nord Africa, “evidenziando in particolare i vari tipi di impegno sociale, politico ed economico che definiscono queste relazioni”. Ogni studio termina con alcune raccomandazioni finali per ottimizzare l’impegno e il contributo delle comunità di espatriati allo sviluppo dei loro paesi di origine. Il paper a cura di FIERI, scritto da Viviana Premazzi, Eleonora Castagnone e Pietro Cingolani considera in particolare gli immigrati di seconda e terza generazione di origine egiziana residenti a Torino. Con la rivoluzione, infatti, i giovani di questa comunità, riscoprendo l’orgoglio delle proprie origini egiziane, hanno cominciato ad avere il desiderio di ristabilire un contatto con il proprio paese di origine e partecipare attivamente, soprattutto attraverso le nuove tecnologie, alla costruzione del nuovo Egitto.


EN This collection of papers entitled “Promoting Positive Contributions to Socioeconomic Development and Political Transitions in the Homelands” (2010) has been a cooperative endeavor between IOM and the Arab Expatriates Department of the League of Arab States (LAS). This collection of research papers focuses on specific aspects of the complex relationships that exist between expatriate communities and their home countries in the Middle East and North Africa, highlighting in particular the various kinds of social, political, and economic engagement that define these relationships. Analyses and recommendations are given with regard to encouraging this engagement and how best to harness its developmental impact. FIERI’s paper focus on second and third generation Italians of Egyptian origin in Turin. Following the revolution, these migrant communities began to have a desire to reconnect with their Egyptian roots where previously they had grown significantly more distant from these roots than older generations. New social networking technologies provide novel avenues for them to pursue this desire and engage with communities in their source country.

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