IL DIRITTO D’ASILO – REPORT 2020. Costretti a fuggire… ancora respinti

È ormai il quarto anno consecutivo che la Fondazione Migrantes dedica un rapporto specifico al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Il Diritto d’asilo – Report 2020 prova a dare strumenti di riflessione sia statistici che etici. Spazia dalla dimensione mondiale, e le cause che obbligano un numero sempre maggiore di persone a cercare protezione, per arrivare alla dimensione europea e a quella nazionale. Si estende anche fuori d’Europa sulle coste libiche e nella rotta balcanica, molto fuori dall’attenzione dei nostri media, ma su cui il volume vuole accendere un riflettore. La rotta balcanica si è caratterizzata sempre più negli anni per le violenze, le violazioni dei diritti umani, gli abusi da parte della polizia e l’abbandono delle persone in posti disagiati e degradanti. Il volume non rinuncia però, anche a far vedere le diverse storie che, nonostante il contesto attuale, crescono e fioriscono nel nostro paese quando le persone si attivano e si incontrano al di là delle norme e delle etichette.

Cercando di offrire una mappatura di come e in quali forme i richiedenti asilo, i rifugiati e i migranti siano diventati volontari e il vicino solidale di qualcun altro prima e durante la pandemia. L’auspicio come gli anni precedenti è che questo volume possa aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro paese, che ci aiuti a restare o ritornare “umani” capaci di affiancarci a chi è in difficoltà per non dover più dire come invece ci troviamo costretti a mettere nel titolo anche quest’anno: Costretti a fuggire… ancora respinti.

Segnaliamo in particolare il capitolo di Magda BolzoniDavide Donatiello e Leila Giannetto (ricercatori FIERI) “(Dis)fare accoglienza. Attori e contesti alla prova dei Decreti Sicurezza” sugli effetti dei Decreti Sicurezza e immigrazione sull’accoglienza, attraverso lo studio di 6 diversi territori italiani.

E’ possibile scaricare il PDF dell’intero rapporto e dei singoli capitoli a questo LINK