Anche in un contesto di crisi economica profonda e disoccupazione crescente, il settore del lavoro domestico e di cura ha continuato a crescere anche negli anni più recenti. Nonostante importanti differenze tra i paesi europei, lo sviluppo di questo settore dipende fortemente dalla forza lavoro straniera. Secondo l’International Migration Outlook 2013 pubblicato dall’OCSE, mentre la disoccupazione dei lavoratori stranieri in Europa cresceva, l’occupazione dei lavoratori nati all’estero nei servizi domestici è aumentata del 20 per cento tra il 2008 e il 2012. Tuttavia, è bene ricordare che questi sono settori e occupazioni caratterizzati da condizioni lavorative e di salario estremamente deboli e, dunque, rendono l’integrazione socio-economica delle persone più difficile.
Il progetto “Promoting Integration for Migrant Domestic Workers in Europe” (IMDWs), finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione tra gennaio 2012 e agosto 2013 e promosso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), si proponeva di, da una parte, accrescere la conoscenza dei risultati, in termini di integrazione, delle politiche di ingresso e di impiego delle lavoratrici domestiche straniere; dall’altra, di aumentare la capacità degli attori implicati nel settore di identificare e rimuovere le barriere all’integrazione socio-lavorativa di queste lavoratrici.
Il progetto nasce a partire dalle attività dell’ILO a supporto della ratifica e applicazione della Convenzione sui lavoratori domestici (n° 189) e la relativa raccomandazione (n° 201) adottate dalla Conferenza Internazionale del Lavoro nel Giugno 2011. Una delle componenti principali del progetto era quella legata alla ricerca e allo sviluppo di conoscenze. Al fine di affrontare la scarsa conoscenza della situazione attuale delle lavoratrici domestiche in Europa e di identificare soluzioni concrete a supporto della loro integrazione, il progetto ha prodotto 4 studi di caso sulla materia relativi a Italia, Spagna, Francia e Belgio. FIERI, oltre a essere partner del progetto fin dalla sua ideazione, ha realizzato la componente di ricerca e prodotto il rapporto finale del caso italiano.
Even in a context of economic downturn and rising unemployment, the domestic and care sectors have kept expanding in the most recent years. Despite important variations across European countries, these sectors are highly reliant in migrant workforce. According to the International Migration Outlook 2013, while the total unemployment of immigrants increased, employment of foreign-born workers in domestic services has grown by 20 per cent between 2008 and 2012.
However, these are sectors and occupations where labour and wage conditions are poorer and the conditions of socio-economic integration are harder.
The ILO project “Promoting Integration for Migrant Domestic Workers in Europe”, funded by the European Integration Fund between January 2012 and August 2013, has been aimed at, on the one hand, expanding the knowledge about the possible integration outcomes of admission and employment policies for migrant domestic workers and, on the other hand, at enhancing stakeholders’ capacities to identify and remove barriers for their socioeconomic integration. The project fit and build on the ILO activities in support of the ratification and implementation of the ILO Domestic Worker’s Convention (No. 189) and Recommendation (No. 201) adopted by the International Labour Conference in June 2011. One of the main components of the project was that related to research and knowledge development: With the view to address the knowledge gap about the current situation of migrant domestic workers in Europe and identify practical ways to support their integration, the project has produced 4 country case studies on the subject covering Italy, Spain, France and Belgium. FIERI, beside being partner of the whole project, has carried out research on the Italian case and drafted the national report.