Mentre i sondaggi di opinione certificano che l’immigrazione non è più tra le maggiori preoccupazioni degli italiani, di politiche migratorie non si parla quasi più e le stesse politiche – sottofinanziate, obsolete e ormai cronicamente inefficienti – versano in uno stato di abbandono. Non è solo un effetto collaterale della pandemia, che pure ha indubbiamente contribuito. Siamo di fronte a un processo di lunga durata, che ha le sue paradossali radici in un lungo periodo di iper-politicizzazione.
Su invito della Fondazione della Compagnia di San Paolo, che sostiene le attività del nostro Centro, a partire dalle nostre ricerche e con un linguaggio non specialistico, abbiamo provato ad articolare meglio questa sommaria diagnosi; l’abbiamo accompagnata con qualche raccomandazione per il futuro, a partire dal nostro lavoro su scala locale, nei tanti territori dove, nell’indifferenza della politica, si sperimentano con difficoltà risposte concrete.
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