Vi segnaliamo la Tavola rotonda in occasione della presentazione del secondo rapporto annuale dell’Osservatorio sulle migrazioni. La conferenza, organizzata dal Centro Studi Luca d’Agliano e il Collegio Carlo Alberto, si terrà giovedì 22 febbraio alle ore 17.30 presso la nuova sede del Collegio Carlo Alberto – Piazza Arbarello 8, Torino.
Saluti introduttivi
Pietro Terna (Presidente Collegio Carlo Alberto)
Giorgio Barba Navaretti (Direttore Scientifico Centro Studi Luca d’Agliano e Vice Presidente Collegio Carlo Alberto)
Presentazione del rapporto “Immigrant integration in Europe and in Italy”
Tommaso Frattini (Coordinatore, Osservatorio sulle Migrazioni del Collegio Carlo Alberto-Centro Studi Luca d’Agliano)
Tavola Rotonda
Moderatore: Alberto Orioli (Vice Direttore Sole 24 Ore)
Marco Bentivogli (Segretario Generale FIM-Cisl)
Alberto Dal Poz (Presidente Federmeccanica)
Daniela Del Boca (Collegio Carlo Alberto)
Ferruccio Pastore (Direttore Fieri)
I lavori si terranno in italiano.
Si prega di confermare la partecipazione a: centro.dagliano@unimi.it
L’Osservatorio sulle Migrazioni è un progetto di ricerca congiunto del Centro Studi Luca d’Agliano e del Collegio Carlo Alberto finanziato dalla Compagnia di San Paolo dal 2016.
Il suo obiettivo principale è lo studio analitico di questioni attuali che riguardano le migrazioni, tra cui il loro impatto economico e sociale sui paesi di destinazione e di origine e le implicazioni delle politiche migratorie, in una prospettiva internazionale e interdisciplinare.
In linea con il precedente, il secondo rapporto dell’Osservatorio sulle Migrazioni dal titolo: “Immigrant Integration in Europe and Italy”, utilizzando i dati dell’ultima edizione della European Labour Force Survey (2016), propone un’analisi aggiornata dell’integrazione economica degli immigrati nel mercato del lavoro degli Stati Membri. Inoltre, grazie ai dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, questa edizione amplia il campo d’indagine fornendo uno studio più dettagliato dell’integrazione economica degli immigrati nel contesto italiano dal 2009 ad oggi.
Tra i punti principali messi in luce dal rapporto:
– I paesi con una forza lavoro più qualificata attraggono anche immigrati con maggiore istruzione. L’Italia, che ha una forza lavoro autoctona con il tasso di istruzione universitaria tra i più bassi in Europa (19%), ha anche il più basso tasso di istruzione universitaria tra gli immigrati fra tutti paesi UE (14%).
– Differentemente dalla maggior parte degli altri paesi europei, il tasso di occupazione degli immigrati in Italia è comparabile a quello degli autoctoni (65%), soprattutto perché sono concentrati geograficamente nelle aree con maggiore domanda di lavoro.
– L’assimilazione occupazionale è rapida: Il divario nel tasso di occupazione tra immigrati e nativi è superiore a 40 punti percentuali per gli immigrati appena arrivati in Italia, ma si azzera entro il sesto anno di residenza.
– In media nel 2017, i redditi netti mensili degli immigrati sono inferiori del 26% rispetto a quelli dei nativi. Più della metà del divario salariale degli immigrati è dovuto a differenze nella distribuzione occupazionale e nella frequenza del lavoro part-time tra immigrati e nativi.
– Il divario salariale tra immigrati e nativi diminuisce da un iniziale 40% a circa 20% dopo 20 anni dall’arrivo nel paese.
– Vi è un divario salariale persistente anche a parità di occupazione. Due anni dopo il loro arrivo, gli immigrati guadagnano in media il 12% in meno rispetto a nativi simili impiegati nella stessa occupazione, il divario è ancora del 9% dopo venti anni.
Segnaliamo anche l’articolo di Tommaso Frattini pubblicato su Il Sole 24 ore il 22 febbraio: Vai all’articolo
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