Morti in mare e rotte migratorie

Segnaliamo l’articolo di Ferruccio Pastore e Ester Salis dal titolo “Morti in mare e rotte migratorie” pubblicato il 30 marzo su NEODEMOS (vd. anche, in inglese, questa analisi apparsa su Allegra Lab e Open Democracy). A partire dai dati disponibili sugli arrivi via mare e i morti nel viaggio, Pastore e Salis analizzano le cause di questa tragica contabilità, …

L’Italia all”epoca dei respingimenti. Come il Mediterraneo è diventato un mare chiuso

Di Stefano Liberti, co-autore con Andrea Segre del film-documentario “Mare chiuso”. Articolo originariamente pubblicato in inglese sul sito di Open Society Foundations

Il 7 maggio 2009 l’allora Ministro degli Interni italiano Roberto Maroni annunciava con un certo orgoglio l’avvio di una nuova politica di gestione dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo: “Tutte le imbarcazioni di migranti intercettate in mare saranno d’ora in poi rimandate indietro in Libia”. Da allora, è cominciata la cosiddetta politica dei “respingimenti”, che ha portato al rimpatrio di circa 1000 migranti – molti dei quali richiedenti asilo provenienti da Eritrea, Somalia, Etiopia e Sudan – in Libia, un paese che non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra e non riconosce il diritto d’asilo. I migranti rispediti indietro con la forza sono stati sistematicamente messi in centri di detenzione e sottoposti ad abusi di vario genere.

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Italia e Ue di fronte all’emergenza sbarchi

Di Ferruccio Pastore, pubblicato il 16 Febbraio 2011 su Affarinternazionali Dopo le tensioni dei giorni scorsi, Italia e Commissione europea sembrano finalmente ritrovare un terreno di dialogo e collaborazione. La recente apertura della Commissaria europea agli affari interni, Cecilia MalmstrÖm, alle richieste di cooperazione e assistenza finanziaria avanzate dal governo italiano per far fronte al …