Segnaliamo l’articolo di Giovanna Zincone, pubblicato su La Stampa del 17 agosto 2015, dal titolo Cittadinanza, una riforma a ostacoli. Leggi l’articolo sul sito de La Stampa
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Partiti xenofobi: una comparazione europea
Partiti xenofobi: una comparazione europea. E’ appena uscito un interessante studio del ricercatore portoghese Joao Carvalho, dell’Università di Aveiro. Fieri ha chiesto a Joao una breve sintesi dal suo lavoro che siamo lieti di presentarvi. Titolo libro: Impact of Extreme Right Parties on Immigration Policy Comparing Britain, France and Italy By Joao Carvalho –Routledge 2013 English version …
Online il rapporto “Promoting the Integration of Migrant Domestic Workers in Europe”
Nell’ambito del progetto “Promoting the Integration of Migrant Domestic Workers in Europe”, FIERI ha realizzato le indagini sul terreno e prodotto il rapporto finale della ricerca sul versante italiano. Il mercato del lavoro dei servizi domestici in Italia ha conosciuto una crescita consistente a partire dagli anni ’70 del secolo scorso. Di fronte alla crisi dei sistemi …
Dall’ammissione all’inclusione: verso un nuovo approccio integrato?
IT Il progetto, finanziato dal CNEL, ha voluto sviluppare un percorso annuale di approfondimento comparato, finalizzato a mettere in luce le soluzioni di policy più promettenti per collegare l’ammissione all’integrazione in modo economicamente efficace, socialmente sostenibile e non discriminatorio. EN This project, funded by CNEL, aimed at developing an annual comparative study focusing on the best policies …
“Oltre la crisi: riforme per il governo delle migrazioni”: un documento, ed un appello, di Fieri, Ismu e Neodemos
La novità rappresentata dalla figura della ministra Kyenge ha contribuito a rilanciare il dibattito sulla cittadinanza. L’esame delle proposte di riforma della legge del 1992 procede in Parlamento. Sul versante governativo, si segnalano alcune innovazioni puntuali in materia di cittadinanza e lavoro contenute in alcuni decreti-legge recenti (vd. art. 33 d.l. 69/2013 e art. 9 d.l. …
La governance dell’immigrazione: un quadro da ricostruire
Spunti per la lettura del volume La Governance dell’immigrazione: diritti ,politiche e competenze
di Francesca Biondi Dal Monte e Massimiliano Vrenna
“Sono trascorsi quasi quindici anni dal primo intervento sistematico in materia di immigrazione realizzato dal legislatore italiano, vale a dire la legge Turco-Napolitano del 1998 […]. Un periodo di tempo che costituisce un arco temporale sufficiente per guardare con un certo distacco a come si è evoluta la risposta delle istituzioni statali e locali di fronte al fenomeno dell’immigrazione e a come sono cambiate le politiche in materia”.
Esordisce così l’introduzione del nuovo volume curato da Emanuele Rossi, Francesca Biondi dal Monte e Massimiliano Vrenna La Governance dell’immigrazione: diritti politiche e competenze, Il Mulino, 2013. Il volume vuole illuminare con un’analisi trasversale l’evoluzione della governance italiana dell’immigrazione, alla luce della normativa statale successiva al testo unico, della recente legislazione regionale, delle spinte provenienti dall’Unione Europea e del contributo della giurisprudenza, soprattutto costituzionale.
Anche dal recente dibattito in corso emerge con chiarezza la ineludibilità di un ripensamento del meccanismo di governance dell’immigrazione. Lo scritto che presentiamo intende sottolineare alcuni ambiti principali di intervento suggeriti dal volume e che possiamo così riassumere: i criteri di ripensamento del testo unico, la ridefinizione delle risorse economiche, le modifiche specifiche su ingressi, amministrazione e accesso ai diritti sociali.
“Il voto degli altri. Rappresentanza e scelte elettorali degli italiani all’estero”
Scheda di presentazione del volume “Il voto degli altri. Rappresentanza e scelte elettorali degli italiani all’estero”, a cura di Guido Tintori
Il libro descrive per la prima volta in dettaglio e in prospettiva storica, il profilo sociale e politico di elettori ed eletti italiani all’estero. Rende conto della evoluzione nell’organizzazione di un sistema di rappresentanza degli “italiani fuori d’Italia”, raccordando tale processo, da un lato, con le dinamiche migratorie, demografiche e politiche interne alle diverse aree di insediamento, dall’altro, con il percorso di una progressiva inclusione istituzionale dei cittadini all’estero nel contesto politico italiano, a partire dalla Costituzione del 1948.
L”esclusione dal voto degli studenti Erasmus
di Viviana Premazzi
Tra le categorie di italiani all”estero, quest”anno i media hanno dato particolarmente risalto agli studenti Erasmus1.
Gli studenti Erasmus non sono stati, infatti, inclusi tra le categorie di cittadini, identificate dalD.P.R. n. 226 del 22 dicembre 2012, che potranno votare per corrispondenza ai sensi del decreto-legge 18 dicembre 2012, n. 223, previa apposita dichiarazione (forze armate e forze di polizia, dipendenti delle amministrazioni dello stato, delle regioni, delle provincie autonome per permanenza all”estero tra 3 e 11 mesi, professori e ricercatori universitari in servizio presso istituti universitari e di ricerca all”estero per una durata complessiva di almeno 6 e non più di 12 mesi).
Il voto all”estero nelle elezioni politiche del 2013: offerta elettorale e possibili scenari
di Francesco Tarantino
L’offerta elettorale della Circoscrizione estero per le Elezioni politiche del 2013
Una delle questioni più interessanti, per chi osserva il voto degli italiani all”estero, è quella dell”offerta elettorale. Quando si dibatteva nelle aule parlamentari sull”opportunità di far votare i nostri connazionali direttamente all”estero, si ipotizzavano i possibili scenari dell”offerta elettorale fuori dal territorio nazionale. Ci si chiedeva, tra le tante cose, se le liste o i partiti che si fossero presentati nel mondo sarebbero stati gli stessi della madrepatria o, se piuttosto, l”offerta elettorale sarebbe stata diversa e più vicina agli interessi dei nostri connazionali nel mondo. L”avvento di una sorta di bipolarismo imperfetto, nonché la scelta di assegnare un numero ridotto di seggi a ogni singola ripartizione, ha posto in seguito l”attenzione soprattutto alle coalizioni, più che ai singoli partiti
Oggi, alla terza edizione del voto politico all”estero, dopo la prima esperienza del 2006 e quella del 2008, possiamo affermare che l”offerta elettorale all”estero e le dinamiche a essa connesse sono sensibilmente cambiate.
Il voto degli altri. Il difficile equilibrio tra principio di uguaglianza, partecipazione e responsabilità democratica
Chi sono gli altri italiani
La definizione di altri per indicare i cittadini residenti fuori dai confini nazionali sottolinea, in maniera provocatoria, come si sia spesso guardato agli “italiani all’estero” quasi si trattasse di un soggetto sociale, culturale e politico omogeneo e immutabile nel tempo e, proprio per questo, essenzialmente diverso dagli italiani nati e residenti nel paese. Ciò che emerge dal nostro studio è, invece, un’articolazione demografica complessa, nella quale convivono diverse cittadinanze, frutto di vecchie e nuove mobilità, e specificità nei processi di costruzione della rappresentanza. Queste differenze sono la risultante di numerosi fattori, quali le politiche migratorie italiane, l’anzianità migratoria, le sollecitazioni provenienti dal contesto politico delle società di insediamento, ma, soprattutto, le leggi sulla cittadinanza del 1912 e 1992.
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