Oltre l”immigrazione “low cost”

Contributo alla definizione degli obiettivi di una nuova politica migratoria per l’Italia Giugno 2012 Questo documento è il frutto di una riflessione collettiva dei ricercatori di FIERI e si basa sui risultati di alcune nostre ricerche recenti (per maggiori dettagli, vd. www.fieri.it; www.labmiggov.eu; www.concordiadiscors.eu). Hanno collaborato direttamente alla redazione del documento Eleonora Castagnone, Ferruccio Pastore, …

L’Italia all”epoca dei respingimenti. Come il Mediterraneo è diventato un mare chiuso

Di Stefano Liberti, co-autore con Andrea Segre del film-documentario “Mare chiuso”. Articolo originariamente pubblicato in inglese sul sito di Open Society Foundations

Il 7 maggio 2009 l’allora Ministro degli Interni italiano Roberto Maroni annunciava con un certo orgoglio l’avvio di una nuova politica di gestione dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo: “Tutte le imbarcazioni di migranti intercettate in mare saranno d’ora in poi rimandate indietro in Libia”. Da allora, è cominciata la cosiddetta politica dei “respingimenti”, che ha portato al rimpatrio di circa 1000 migranti – molti dei quali richiedenti asilo provenienti da Eritrea, Somalia, Etiopia e Sudan – in Libia, un paese che non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra e non riconosce il diritto d’asilo. I migranti rispediti indietro con la forza sono stati sistematicamente messi in centri di detenzione e sottoposti ad abusi di vario genere.

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Crisi e migrazioni: una panoramica globale

Il libro è curato da John Nieuwenhuysen, Howard Duncan and Stine Neerup. I capitoli sull’Italia e sull’Europa sono a cura di Claudia Villosio e Ferruccio Pastore. How the economic crisis has affected policies of inclusion and exclusion. This compelling volume examines changes to immigration flows and policy during the global economic crisis in the late 2000’s. A series …

Rapporto di ricerca – (Rom)eni tra Italia e territori di partenza

IT Il progetto di ricerca, finanziato dalla Compagnia di San Paolo e realizzata in collaborazione con l’Università di Torino, il Dipartimento SAAST e il programma Marie Curie TOM, ha indagato il fenomeno migratorio dei rom a Torino e i rapporti tra questo gruppo e gli altri migranti non Rom con la stessa provenienza nazionale. La ricerca …

Religione all’italiana

L’anima del paese messa a nudo Da sempre nazione cattolica per antonomasia, in tempi recenti l’Italia ha distillato un cocktail religioso in cui agli ingredienti risaputi del passato si mescolano quelli insoliti del presente: una chiesa sempre (più) attiva nell’arena pubblica, che dà battaglia sui temi della vita, della famiglia e della bioetica, ma anche …

Immigrati e social housing. Una prospettiva europea

L’obiettivo della ricerca, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, è duplice: 1) individuare gli approcci adottati nel settore dell’housing sociale verso gli utenti immigrati in 4 paesi europei (Francia, Germania, Olanda e Gran Bretagna) e analizzarli in prospettiva comparata; 2) favorire il trasferimento di buone pratiche di housing sociale, rivolte totalmente o parzialmente agli immigrati, …

“Treatment of third country nationals at the EU’s external borders”(FRA Project)

Il progetto, finanziato dalla European Union Agency for Fundamental Rights e coordianto da ICMPD, si occupa dello studio dei confini marittimi (in Grecia, Malta, Cipro, Italia e Spagna), terrestri (di Polonia, Slovacchia, Ungheria, Grecia e Spagna), e aerei (di Francia, Olanda, Italia, Germania e Gran Bretagna). Il progetto sarà condotto tramite: ricerca sul campo per …

L’impatto migratorio delle rivolte arabe. Quali scenari oltre le emergenze?

Di Ferruccio Pastore, pubblicato sul numero 4/2011 della rivista Italianieuropei, dedicata in gran parte all’effetto domino in Nord Africa.

In questo momento fatale, in cui l’Europa è obbligata a volgersi a Sud, le migrazioni tra l’Africa e l’Europa si impongono come questione decisiva. Per affrontare l’emergenza evitando disastri occorre guardare indietro e avanti, senza fermarsi alle urgenze, vere e presunte, di questi giorni. Interrogarsi sugli scenari possibili è auspicabile e persino doveroso nella misura in cui ciò possa contribuire a ridurre il tasso di impreparazione e improvvisazione nella gestione degli arrivi. Il mondo sta vivendo un periodo di transizione tra i più convulsi e radicali da molti decenni a questa parte. I paragoni con il crollo del cosiddetto “ordine bipolare” si sprecano. Più crescono le proporzioni del domino arabo, più i paralleli risultano legittimi, se non altro sotto il profilo dell’ampiezza della sfida, per le democrazie occidentali e la governance mondiale. Questa volta, però, lo sgretolamento del vecchio ordine avviene, per così dire, “senza rete”.

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