Di Giovanna Zincone *
Una chiave di lettura
è giudizio prevalente non solo tra l’opinione pubblica, ma anche all’interno della classe politica, che integrare le minoranze rom e sinti sia una missione impossibile. Prima di gettare la spugna è necessario capire se e quanto scarsa sia l’integrazione di questi gruppi e rispetto a quali profili. Bisognerebbe anche formulare qualche ipotesi sulle specifiche difficoltà che s’incontrano in quest’impresa. Se si rilevassero sistematicamente le pratiche più innovative e se ne valutassero gli esiti, la missione potrebbe forse apparire meno impossibile. Volendo immaginare una strategia d’inclusione, uno dei maggiori scogli risiede proprio nella carenza di ricerche empiriche sia rispetto alle condizioni, sia rispetto alle politiche adottate. è quanto osservava anche Pietro Marcenaro in occasione di un seminario organizzato dalla Commissione Straordinaria per i Diritti Umani e da FIERI. Seguo la via di chi non vuole gettare la spugna con gli scarsi strumenti conoscitivi a mia disposizione. Lo faccio utilizzando una mappa orientativa che ho proposto in passato per rilevare livelli di integrazione e valutare le politiche pubbliche per gli immigrati. Ritengo che anche in questo caso, per affrontare il problema, si dovrebbero osservare tre aspetti dell’integrazione e porsi politicamente i tre obiettivi corrispondenti.