Il progetto triennale, scaturito da quello annuale conclusosi nel novembre 2010, è finanziato da Compagnia di San Paolo, Riksbankens Jubileumsfond e Volkswagenstiftung nell’ambito del bando “Europe and Global Challenges”. Attraverso un’analisi comparativa delle politiche e un’indagine quantitativa, il progetto mira ad esplorare gli approcci innovativi nel campo delle migrazioni per lavoro.
La crisi economica globale ha interrotto un periodo di forte espansione dei flussi di immigrati per lavoro verso e all’interno dell’Unione europea. Ciononostante, la necessità strutturale delle migrazioni per lavoro in Europa riacquisterà peso e importanza. In che modo i paesi europei potranno ancora una volta gestire attivamente i flussi di immigrati regolari nel contesto della crisi post-economica?
Questa è una domanda di vitale importanza in previsione della competizione e della coesione futura delle società europee. Gli stati membri devono ancora convincersi dei vantaggi dati del mettere insieme le forze a livello europeo. Eppure, il ridare semplicemente vita allo spettro eterogeneo degli approcci nazionali, che hanno mostrato i loro limiti in termini di efficienza e sostenibilità, potrebbe non essere la risposta. Un sostanziale ripensamento della governance legata alle migrazioni per lavoro emerge dunque come una delle sfide più importanti per il futuro dell’Europa.