EN The paper presents the main findings of the first stage of the research programme carried out by FIERI in 2014 on the intention of young people living in Turin to leave the country. A first specific aim of the paper is to highlight the differences between those who plan to move and those who intend to remain in Italy by analysing the main determinants of the intention to leave the country (social class, level of education and type of studies, personal previous experience of mobility, mobility of one’s parents, migrant background). The paper also investigates expectations and reasons for mobility (better professional perspectives than what can be expected in Italy, lifestyle predilections, better welfare provisions than Italy can offer, emotional and social links, etc.) and preferences and plans regarding mobility (destinations, most desired support services, chances/wishes of return, etc.). This allows us to better understand whether nowadays mobility is potentially different from the emigration of the 1950s-1960s. The findings are based on a survey submitted to a sample of around 1,300 interviewees (15-35 years old) clustered in two main groups: students attending the last year of vocational schools and young people attending events addressed to job seekers.
IT Il paper presenta i principali risultati dei primi moduli di un programma di ricerca di FIERI sulla propensione a lasciare il paese dei giovani che vivono a Torino. Un primo obiettivo del paper è quello di evidenziare le differenze tra chi progetta di andarsene e chi intende restare attraverso l’analisi delle principali determinanti della propensione a lasciare l’Italia (classe sociale, livello di istruzione e tipo di studi, precedenti esperienze di mobilità proprie e dei genitori, background migratorio). Il paper indaga inoltre le aspettative e le ragioni della mobilità (migliori prospettive professionali, ricerca di differenti stili di vita, migliori prestazioni di welfare, legami sentimentali e sociali, ecc.), oltre che le preferenze e i progetti (destinazioni predilette, servizi di supporto ritenuti utili, prospettive di ritorno , ecc.). Tale analisi vuole infine contribuire a comprendere se e quanto la mobilità attuale sia potenzialmente differente da quella passata, degli anni Cinquanta e Sessanta. I risultati sono basati su una survey somministrata a circa 1.300 giovani tra i 15 e i 35 anni, distinti in due principali gruppi: gli studenti che frequentano l’ultimo anno degli Itis e i giovani che hanno partecipato a fiere locali per la ricerca del lavoro.
Download